Riga una goccia la notte e la fende, e separa un occhio dall'altro. Insieme al respiro. Sponda su sponda. Per un pugno di fragole geme la terra avvolta dal candore del loro sangue. Eppure dovrebbe esserci un senso oltre la dolcezza morbida del silenzio. E poi c'è la verità, urlata e masticata, o solo mescolata come se fosse una polverina magica. Senza colore.
Solo il cuore di quelle fragole per disegnarsi la bocca, prima di un nuovo bacio e di una scía fatta di distacco.
E la goccia non si ferma e ci saranno nuove parole e nuove storie.
E una notte nuova capace di accarezzare i gemiti, sempre più lentamente e intrecciarli alle stelle, come un sogno incompiuto.