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per_lettera 18 maggio

Riga una goccia la notte e la fende, e separa un occhio dall'altro. Insieme al respiro. Sponda su sponda. Per un pugno di fragole geme la terra avvolta dal candore del loro sangue. Eppure dovrebbe esserci un senso oltre la dolcezza morbida del silenzio. E poi c'è la verità, urlata e masticata, o solo mescolata come se fosse una polverina magica. Senza colore.

Solo il cuore di quelle fragole per disegnarsi la bocca, prima di un nuovo bacio e di una scía fatta di distacco. 

 

 

E la goccia non si ferma e ci saranno nuove parole e nuove storie. 

E una notte nuova capace di accarezzare i gemiti, sempre più lentamente e intrecciarli alle stelle, come un sogno incompiuto.

 

 

 

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per_lettera 11 maggio

Forse il mondo è un giardino segreto. E lo stiamo attraversando ignari di tutto questo. Incautamente e distrattamente.

Ed è lo stupore l'unico inciampo che a volte ci incastra e spezza la linea della quotidianità, donandoci nuovi sguardi. 

Buon incanto a tutti. 

Come capita. 

Più che si può.

 

 

Per varcare l'abisso del proprio ignoto. 

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per_lettera 09 maggio

Così nel desiderio e nel pensiero, schermita dal pudore, anima e carne, si fece stella. Accadde improvvisamente, come solo il delirio sa. Il corpo sa, sa sempre tutto. E poi dimentica, solo  il piacere torna sui solchi noti, insinuandosi lentamente, come su un  letto di un fiume, un sentiero di baci, su una traccia erosa  e scavata, per poi precipitare ferocemente, a caccia di nuovi anditi da raggiungere. 

Non c'è piacere superiore alla conoscenza.

Anche solo per ritrovarsi e riguardarsi. Nell'imprinting che ci ha solcato il cuore.

Per primo.

Semidei plasmati dall'amore.

 

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per_lettera 07 maggio

E poi ci sono le virgole, che sono un frammento che si incastra al fiato. L'anima ha perimetri che rendono essenziale un freno. Si chiama realtà. Nessuno può insegnare niente a nessuno.

Abbiamo tutto dentro. 

Anche il mare. 

E le sue mille tempeste. 

Ad occhi chiusi, per poi aprirli. 

E non perdersi altro. 

 

Dimenticare il dolore, come se fosse una virgola. 

Una delle tante. 

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per_lettera 06 maggio

Il mondo addormentato in cui ti raggiri, senza cercare presenze, senza chiedere e senza aspettare risposte, ma solo limitandoti a percepirlo, a ricevere sensazioni, così come arrivano, immersi nel silenzio. Quasi a disegnarsi nel divenire della luce, nel suo indugiarci addosso. 

Ognuno ha la sua verità. 

Ognuno ha la sua idea di verità. 

Perché a quella inevitabilmente si ritorna. 

Al respiro più profondo di noi. 

Nel silenzio di un mondo addormentato in cui tutto viene sentito nitidamente e in modo rudimentale e primitivo. 

E gli errori sono la pelle di questa umanità che ci raccoglie, sorpresa da un inevitabile risveglio, e dal contatto della vita che riaffiora.

E quel pudore trema e fa ancora male. 

 

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per_lettera 04 maggio

 

E poi c'è sempre e comunque il mare... Il mio mare...il mio amore

 

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per_lettera 04 maggio

Variazioni di blu, come scampoli di cielo. Si piega verso il mare e si spinge lontano, lontano, lontano. La misura dell'indefinito in pugnetti di aria.

Gradazioni di blu. Onde che si addossano, come una coperta. Non smetteresti mai di guardare verso il fondo. 

Grani blu. Come una preghiera e il fiato che si srotola. Prove tecniche di sogni. E un un sorso di gioia, fino ad un respiro pieno e sereno. 

E poi c'è il blu della tristezza che è solo malinconia e che non smette di soffiare, verso un volo più leggero, né nero, né viola, ma solo blu, come la sospensione, arco che si sottende ad una speranza ed alla forza del bene.  E non si piega mai. 

Blu come la insomnia di notti scavate e cucchiai di pensieri rovesciati e raccolti, fino a non poterne più. 

E una clessidra verso il nuovo giorno che scorre solo per essere ribaltata e iniziare ancora, blu come solo la vita sa essere a volte. E altre ancora. 

 

 

 

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per_lettera 03 maggio

Mi piaceva cercare di spiegare i colori, un universo di colori. Mille introspezioni e il bisogno di far comunicare il mondo esterno e quello interiore. Di farli toccare, fino a sentire dolore. 

Adesso cerco di comprendere anche il buio, come  una nuvola di raso. In fondo, è il posto dove la luce si percepisce meglio. Ne percepisci ogni variazione, ogni sfumatura. 

E la identità si palesa.

Altro non può. 

E riesco anche a comprendere il gusto per la semplicità. 

E là, la più ostinata voglia di allontanarsi da tutto. 

 

 

Il giudizio è la morte della libertà. 

Ognuno può essere ciò che vuole,. 

L'unica oscenità è la cattiveria. 

 

 

 

Eva contro Eva.

 

 

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per_lettera 02 maggio

E in solitudine raccolgo lettere e promesse di estate, mescolate al vento. Vento e mare, il senso più intimo della libertà. La salsedine sulla schiena, fino a sentirla piegare ad arco. Perché il corpo sa e sa essere strumento di tormento. E il vento pulisce e liscia i pensieri e li lascia genuflessi, solo per un attimo. Le estremità si sfiorano ed è quasi una danza, prima di riallinearsi nella parvenza di un dolce oblío.

Non esiste niente che non  sia quella immensa nuvola, che raccoglie vento. Fino a restituire pioggia e delirio.

Non saprei comprenderne i colori. 

 

 

"Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito'.

 


 

E il giudizio macchia la terra e non la nutre né la disseta. Solo la riga in crepe, più della arsura e del pregiudizio.

 Sospesa, la luna secerne favole e lieve, lentissimo, sollievo, nenia di luna, con la sua ombra, quasi tormento e quasi carezza. Un unguento per i viaggiatori. 

Un pallido gemito che si va a stemperare nell'alba e nel suo pigro incedere.

Chi osserva chi? Se poi gli occhi non ci appartengono?

 

 

 

 

 

 

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per_lettera 30 aprile

 E così gradatamente ti allontani dalle cose e un attimo prima ti sembrano importanti e un attimo dopo ne perdi il significato, nel bene e nel male. Resta sempre e solo l'essenziale, perché ciò che conta resta sempre dentro, nel profondo. Anche quando non puoi.

E difficilmente riaffiora.

Per il resto qualche delusione, che però è solo un seme per non averne ancora.  Altrove è un posto bellissimo. 

Con le proprie parole, dentro alla rinfusa, e un pugno di sogni, a ridosso del cuore. 

Il male si intuisce, il bene ti sfonda il cuore.

 

 

 

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